
43 anni fa, nella notte tra l’8 e il 9 maggio, Peppino Impastato venne barbaramente ucciso dalla mafia a Cinisi. Dai microfoni della radio quotidianamente condannava la mafia, il silenzio e la rassegnazione e attraverso l’informazione e la conoscenza contrastava la violenza mafiosa.
È una data da ricordare che fa riflettere sull’importanza che ciascuno, nel proprio territorio, può fare per dire no alle mafie e per promuovere il benessere delle comunità.
L’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) da tempo è impegnata in un programma di lavoro e di proposte in materia di politiche della legalità e della sicurezza, nella convinzione che sia necessario un piano di azioni tra diversi livelli istituzionali, anche per dare efficacia alla diffusione di messaggi positivi.
Per saperne di più:
Ricorrenza Peppino Impastato, Anci invita i Comuni a ricordare la giornata con iniziative locali