LA PANDEMIA DA AZZARDO AI TEMPI DEL COVID IN UN LIBRO

Lo Stato incassa dal gioco azzardo più di 10 miliardi di euro l’anno. Un affare? Solo sulla carta. Tra costi sociali e sanitari sommersi e lo sfruttamento mafioso di due mercati paralleli – legale e illegale – il settore deve riparare evidenti storture.

Prima del Covid, in Italia oltre 18 milioni di giocatori puntavano più di 110 miliardi di euro l’anno nel gioco d’azzardo, una media di oltre 6mila euro a testa, superiore al valore dell’assegno sociale.

Nonostante il gioco su rete fisica abbia chiuso i battenti per buona parte del 2020, l’ammontare delle giocate ha comunque superato gli 80 miliardi di euro, equamente distribuiti fra gioco fisico e gioco telematico.

A gettare luce su questa realtà è “La pandemia da azzardo – Il gioco al tempo del Covid: rischi, pericoli e proposte di riforma”, un saggio scritto da Claudio Forleo e Giulia Migneco, rispettivamente responsabile dell’Osservatorio Parlamentare e dell’Ufficio Comunicazione di Avviso Pubblico, edito da Altreconomia, analizza lo scenario attuale, con l’intento di proporre e non solo di denunciare.

Il libro, presentato in anteprima nell’ambito del Festival Politicamente Scorretto con Carlo Lucarelli, è in vendita in tutte le librerie e in tutti i principali store online.

È possibile acquistarlo anche sul sito di Altreconomia o attraverso l’associazione Avviso Pubblico scrivendo una email a stampa@avvisopubblico.it

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