L’Amministrazione comunale di San Felice sul Panaro replica sul parco Estense al segretario del Pd cittadino Nicolò Guicciardi e a quello dei Giovani Democratici Bassa Modenese Matteo Silvestri.
«Il parco Estense presso la piscina di San Felice sul Panaro è l’ennesimo “progetto partito da lontano” che l’attuale Amministrazione comunale ha ereditato dalla precedente e ha dovuto cercare di risolvere.
Perché, per chi non lo sapesse, a San Felice funziona così: per il Pd cittadino tutto quello che procede e va avanti è merito della precedente Giunta Silvestri, “un progetto partito da lontano” appunto, di cui vantarsi a piè sospinto sui social, mentre quello che non va è colpa dell’attuale Giunta Goldoni.
Purtroppo, invece, sono diversi i “progetti partiti da lontano” che l’attuale Amministrazione si è ritrovata nei cassetti, eredità problematiche che sta cercando anche con fatica di risolvere e/o ultimare.
Uno di questi è il parco Estense, dove nutrie, tartarughe carnivore non autoctone e anatre hanno creato nel corso di anni di incuria e indifferenza, un ecosistema sul quale è intervenuta la stessa Ausl segnalando potenziali rischi per la salute dei cittadini, dovuti anche alla presenza incontrollata di animali che spesso finivano per invadere la carreggiata stradale.
Durante l’estate poi i fruitori del parco erano costretti a fare i conti con cattivi odori ed escrementi di animali. Per non parlare delle zanzare, visto che le tartarughe si nutrivano dei pesci collocati nel laghetto per la lotta alle zanzare, e quindi gli insetti prolificavano indisturbati. In un primo tempo si è cercato di risolvere la situazione collocando gabbie per la cattura delle nutrie, che venivano sistematicamente manomesse, mentre alcuni cittadini continuavano indefessi a dare cibo agli animali, attirandoli ancora di più nella zona.
Purtroppo la pandemia da Covid- 19, di cui inaccettabilmente il Pd di San Felice tende, quando gli fa comodo, a scordarsi, ha rallentato gli interventi previsti. Si è comunque deciso di procedere onde evitare che i consueti problemi venissero acuiti dall’ennesima estate calda, risolvendo in modo definitivo la situazione interrando il laghetto, mentre gli animali saranno ricollocati da personale specializzato, nel pieno rispetto del loro benessere, in aree idonee ad ospitarli.
Quella di interrare il lago non è stata una decisione assunta a cuor leggero dall’Amministrazione comunale, ma è stata ritenuta la sola in grado di evitare che in futuro possa riproporsi una emergenza analoga, con il ritorno progressivo degli animali. In seguito il parco sarà riqualificato e il progetto verrà presentato e condiviso con la cittadinanza che potrà in questo modo tornare a fruire in piena sicurezza di un polmone verde cittadino».
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